Sprint @ Spazio Maiocchi
Gluqbar 2nd Birthday
Party @ Viasaterna
Sofia Pia Belenky
Artist in Residence
Opening 4 Jan 2019
then until 13 Jan 2019 (on appointment)
then until 13 Jan 2019 (on appointment)
The Network Ensemble is a data-noise duo focused on materialising the network forces which cross our bodies and permeate urban spaces. On show at Gluqbar, for the first time in Italy, are a selection of custom-built machines able to read the local WiFi network and turn it into a source of noise, and a selection of ‘Network Studies’, audiovisual pieces exploring spaces and moments of rupture occurring amongst global financial, geopolitical and communication networks. The gallery is imbued with the intangible forces of the local WiFi networks, decodified and recodified by machines creating a soundscape unique to their position in space-time. Simultaneously, a sonic warfare echoes in it, generated elsewhere in confrontation with the chaos of stock market crashes, global media events and network glitches.
The Network Ensemble is the sound unit of the Demystification Committee, an art and design collective studying the intensities of late capitalism — in its platforms, networks, capital and information flows. Established in 2016 and chaired from London and Berlin, the Demystification Committee is (pre)occupied with the relationship between sovereignty and capital, and with the friction between networks and power structures. Among its recent exhibitions and performances: 4th Istanbul Design Biennale @ARTER Istanbul, SITUATIONS/INFRASTRUCTURE @Fotomuseum Winterthur, transmediale 2018 @HKW Berlin, Radical Networks 2018 @SPEKTRUM Berlin, Alt-Age @Design Museum London, Borderline Festival 2018 @Onassis Cultural Center Athens.
demystification.co/mmittee networkensemble.com fb event
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The Network Ensemble is the sound unit of the Demystification Committee, an art and design collective studying the intensities of late capitalism — in its platforms, networks, capital and information flows. Established in 2016 and chaired from London and Berlin, the Demystification Committee is (pre)occupied with the relationship between sovereignty and capital, and with the friction between networks and power structures. Among its recent exhibitions and performances: 4th Istanbul Design Biennale @ARTER Istanbul, SITUATIONS/INFRASTRUCTURE @Fotomuseum Winterthur, transmediale 2018 @HKW Berlin, Radical Networks 2018 @SPEKTRUM Berlin, Alt-Age @Design Museum London, Borderline Festival 2018 @Onassis Cultural Center Athens.
demystification.co/mmittee networkensemble.com fb event
COMME des GRENOUILLES
“COMME des GRENOUILLES (Gluqbar)” è un’installazione luminosa che riprende leitmotiv ricorrenti nel primo anno di attività di Gluqbar: da una parte un’immagine, dall’altra un testo, in schermi retroilluminati, propri della pubblicità e delle vetrine. L'immagine è quella di una rana trasparente; di vetro, di ghiaccio o in 3d? Il testo richiama l’identità grafica di Gluqbar e di alcuni brand e un’analisi linguistica di Michel Foucault su Jean-Pierre Brisset. Insieme la combinazione di immagine e testo riprende il tema “anfibio” di Gluqbar e si mimetizza in maniera naturale tra gli effetti di stimolazione a-significante della sfera pubblica accelerata di Milano, e la stratificazione storica naturale/culturale della Darsena.
La particolare configurazione dello spazio espositivo pubblico e trasparente si inserisce perfettamente nell’interesse di Gluqbar per gli spazi anfibi (anfi+bios, “doppia vita”): notte e giorno, micro a livello strutturale, macro per il contesto pubblico, trasparente e vetrato. “Nell’epoca della trasparenza amministrativa, economica e politica, al tempo degli open data e degli schermi di vetro, Gluqbar utilizza la metafora della vetrina come imprint curatoriale, proponendo uno spazio espositivo trasparente, un network IRL all’intersezione di interno ed esterno, pubblico e privato, quasi-riflettente e quasi-trasparente.”
L’installazione “COMME des GRENOUILLES (Gluqbar)” è un incontro di queste antitesi contemporanee, di immagine e parola, natura e cultura, acqua e terra. In un recente articolo, il New York Times parla del processo di estinzione delle rane in termini simili alla metafora pasoliniana delle lucciole. Quando un simbolo primitivo come la rana (Esodo, Aristofane, Chevalier-Gheerbrant, Jean-Pierre Brisset, ecc) si traduce in dibattito di attualità (Pepe the Frog, Donald Trump, meme, “iperstizione”, ecologia)? Un’attrazione futuristica e archetipa insieme, provocata dall’immagine della rana, può trasformarsi in repulsione preistorica e politica, in ricordo nostalgico e alienante? Come in un meme (unione di immagine e parola), l’installazione non funziona in maniera referenziale (vero o falso): il contenuto della metafora non si definisce concettualmente, ma si traduce pragmaticamente in appartenenza. "Il meme funziona come a-significante: appena cerchiamo di interrogarlo dal punto di vista del significato, si dissolve. L’efficacia di un meme dipende dalla sua replicabilità e deve agire come un mneme: unità di memorizzazione."-BREKEKEKKOAXKOAXKOAXKOAXKOAX
La particolare configurazione dello spazio espositivo pubblico e trasparente si inserisce perfettamente nell’interesse di Gluqbar per gli spazi anfibi (anfi+bios, “doppia vita”): notte e giorno, micro a livello strutturale, macro per il contesto pubblico, trasparente e vetrato. “Nell’epoca della trasparenza amministrativa, economica e politica, al tempo degli open data e degli schermi di vetro, Gluqbar utilizza la metafora della vetrina come imprint curatoriale, proponendo uno spazio espositivo trasparente, un network IRL all’intersezione di interno ed esterno, pubblico e privato, quasi-riflettente e quasi-trasparente.”
L’installazione “COMME des GRENOUILLES (Gluqbar)” è un incontro di queste antitesi contemporanee, di immagine e parola, natura e cultura, acqua e terra. In un recente articolo, il New York Times parla del processo di estinzione delle rane in termini simili alla metafora pasoliniana delle lucciole. Quando un simbolo primitivo come la rana (Esodo, Aristofane, Chevalier-Gheerbrant, Jean-Pierre Brisset, ecc) si traduce in dibattito di attualità (Pepe the Frog, Donald Trump, meme, “iperstizione”, ecologia)? Un’attrazione futuristica e archetipa insieme, provocata dall’immagine della rana, può trasformarsi in repulsione preistorica e politica, in ricordo nostalgico e alienante? Come in un meme (unione di immagine e parola), l’installazione non funziona in maniera referenziale (vero o falso): il contenuto della metafora non si definisce concettualmente, ma si traduce pragmaticamente in appartenenza. "Il meme funziona come a-significante: appena cerchiamo di interrogarlo dal punto di vista del significato, si dissolve. L’efficacia di un meme dipende dalla sua replicabilità e deve agire come un mneme: unità di memorizzazione."-BREKEKEKKOAXKOAXKOAXKOAXKOAX
COMRADE ANIMAL
LEONARDO CAFFO, SOFIA PIA BELENKY & HUNTER DOYLE, LEONARDO DELLANOCE, OLIVIER GOETHALS, ANGELO RENNA
A limited edition artist's book printed in real time by the audience inside the installation,
automatically paginated from the website's HTML - curated by Parasite 2.0 (”The habitat beyond anthropocentrism”)
GLUQBAR @
Chiostri di San Domenico
Residency + Gluqbar Editions Workshop
...The work-in-progress of the book "Vietnik" thus becomes a score/soundtrack, which, together with the distinctive elements of Gluqbar (lightboxes and signs) produces an ephemeral architecture of light and sound. The transformation of two San Domenico rooms into a real-time laboratory works like a continual studio visit that, as in the conceptual blueprint of Gluqbar, superimposes the private space of production to the public site of exhibition.
ARCHIVE OF EXHIBITIONS
#10
TELEMARKET
architettura/design PARASITE 2.0
grafica PIETRO MAZZA
(set) design VALENTINA CAMERANESI SGROI
concept LUCA MASSARO
video GIORGIA CABONI, performance FILIPPO LUINI
"What might be more interesting is to consider how the very properties of spreadability that characterize digital objects can be turned to advantage to make them collectable as well. Paradoxically, an object whose image is very widely spread is a rare object, in the sense that few objects have their images spread widely. This can be exploited to create value in art objects that are not in the traditional sense rare and singular. The future of collecting may be less in owning the thing that nobody else has, and more in owning the thing that everybody else has." – McKenzie Wark
Un set per una diretta streaming online e l’esperienza atipica nel mercato dell’arte di Telemarket (canale televisivo attivo dal 1984 al 2014) saranno il punto di partenza per la prossima mostra/asta/performance a Gluqbar.
Le opere in mostra corrispondono all’allestimento della stessa e al network tra le varie discipline, e sono realizzate da un grafico, un performer, un designer, un architetto e un videomaker, in rapporto a un’immagine di partenza: “un’architettura immaginaria costruita sulle possibilità e proliferazione della riproducibilità fotografica”.
L’allestimento di Gluqbar questa volta non si limita ad esporre fotografie o immagini, intese come documentazioni o registrazioni, apparenze soggettive o oggettive: lo studio fotografico/televisivo diventa un attivo catalizzatore di eventi, in cui l’immagine diviene un punto di partenza e d’arrivo che migra attraverso diversi supporti, e innesca questioni sull’economia dell’arte e sulla produzione e distribuzione dell’immagine stessa oggi.
Un set per una diretta streaming online e l’esperienza atipica nel mercato dell’arte di Telemarket (canale televisivo attivo dal 1984 al 2014) saranno il punto di partenza per la prossima mostra/asta/performance a Gluqbar.
Le opere in mostra corrispondono all’allestimento della stessa e al network tra le varie discipline, e sono realizzate da un grafico, un performer, un designer, un architetto e un videomaker, in rapporto a un’immagine di partenza: “un’architettura immaginaria costruita sulle possibilità e proliferazione della riproducibilità fotografica”.
L’allestimento di Gluqbar questa volta non si limita ad esporre fotografie o immagini, intese come documentazioni o registrazioni, apparenze soggettive o oggettive: lo studio fotografico/televisivo diventa un attivo catalizzatore di eventi, in cui l’immagine diviene un punto di partenza e d’arrivo che migra attraverso diversi supporti, e innesca questioni sull’economia dell’arte e sulla produzione e distribuzione dell’immagine stessa oggi.
PARASITE 2.0 PIETRO MAZZA VALENTINA CAMERANESI SGROI LUCA MASSARO GIORGIA CABONI FILIPPO LUINI
visita TELEMARKET
#9 FOTOGRAFIA EUROPEA
Offical After Party
ft LAMUSA II, BEN JANOWITZ, VIETNIK & friends
“parties as installation and viceversa”
+ www.marioschifano.com video lunch
+ info
#8 RETINA @ GLUQBAR
ENRICO BOCCIOLETTI ALESSANDO CALABRESE MARTINA CORA’ GIORGIO DI NOTO IRENE FENARA
TERESA GIANNICO BEN JANOWITZ RACHELE MAISTRELLO LUCA MASSARO FILIPPO MINELLI
Il titolo “Retina” si riferisce all’anfibologia tra la più avanzata qualità di schermo per PC e l’apparato anatomico della membrana oculare. “Retina” è una mostra collettiva che riunisce alcuni dei giovani artisti italiani accomunati dall’utilizzo della fotografia/immagine che all’interno del loro lavoro rispondono o si interrogano su questa doppia articolazione del medium fotografico, tra reale
e virtuale, stampa e schermo, IRL e URL, visione, appropriazione, rappresentazione e condivisione.
The title "Retina" refers to the amphibology between the most advanced quality of PC screen and the anatomical apparatus of the ocular membrane. "Retina" is a collective exhibition that brings together some of the young Italian artists using photographs/images that, within their work, question or respond to this double articulation of the photographic medium, between real and virtual, print and screen, IRL and URL, vision, appropriation, social sharing and new representations.
2017-2016
ft. Ben Janovitz, Dumbo Gets Mad, JEAN, Quincey, Vietnik, Volantis & Friends
November 2017 Via Gluck 48 Milano
#6 EVA O’LEARY + THE COOL COUPLE
April 2017 Via Farini Reggio Emilia
February 2017 Via Farini Reggio Emilia
December 2016 Via Farini Reggio Emilia
October 2016 Via Farini Reggio Emilia
#2 &-BOOKS with FIORE PINNA
ft. Nicolo Degiorgis, Giorgio Di Noto, Federico Carpani
July 2016 Via Farini Reggio Emilia
May 2016 Via Farini Reggio Emilia